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Cison di Valmarino: l’amore per il proprio paese fa grandi cose
a cura di Simona VitaliCison di Valmarino: l’amore per il proprio paese fa grandi cose11/07/2024

Non sono poche le persone che, appassionate di pezzi di artigianato artistico particolari, ricercati, sono disposte - come fanno i più raffinati gourmet per il cibo – a macinare km per assecondare questa loro passione, distinguendo accuratamente i tanti mercatini che proliferano nelle sere d’estate da iniziative di maggiore spessore, dove la qualità è l’imperativo guida.
L’oggetto di artigianato artistico, la genialità, il pensiero che esprime sono il motore che induce a partire per cercare il pezzo che manca in casa o farsi stupire dall’inaspettato che non si può non acquistare perché piace troppo. Già ci si immagina dove collocarlo.
In quest’epoca in cui con un clic si riesce a stampare forme tridimensionali di qualsiasi tipo, gli oggetti plasmati da mani d’uomo esercitano ancora il grande fascino del pezzo unico, vuoi per le variazioni di    forma, vuoi per quelle di colore o magari per qualche piccolo difetto, elementi che ne fanno la peculiarità.
Sono più di quarant’anni che, nella prima metà di agosto, Cison di Valmarino (TV) nelle sue vesti di uno fra i borghi più belli d’Italia fa letteralmente da scenario ad Artigianato Vivo, rassegna di artigianato con botteghe a cielo aperto, vale a dire con artisti all’opera.

Cison di Valmarino: l’amore per il proprio paese fa grandi cose

Questo è un luogo con un grande fascino di proprio, dove tutto parla dei Brandolini, signori locali a cui, dal XV secolo, si riconduce la proprietà del poderoso castello arroccato sul promontorio che domina la Valmanero, un imponente palazzo - detto “Casagranda” - sulla piazza del paese, un vasto complesso di cantine, le case “Marian” e molte altre case coloniche (tutte tinteggiate di rosso con fasce bianche, ostentazione di potere). Ma in generale l’intero impianto urbanistico di Cison risulta armonioso, con gli eleganti palazzi che fanno capolino nel centro storico e sulla piazza.
Immaginiamolo esaltato dall’ulteriore bellezza delle botteghe artigiane che ospita, a cui conferisce a sua volta risalto, con gli ambienti esclusivi che lo connotano (cortili interni, giardini privati, portici, le antiche cantin e dei Brandolini...). E poi pensiamoci sul far di una sera agostana a disperderci piacevolmente fra le vie  del centro storico, senza ordine né orologio alla mano, lungo un percorso che è tracciato, con tanto di cartina, ma dove seguiamo semplicemente un nostro tempo, soffermandoci ad osservare un soffiatore di vetro o una ricamatrice o uno scultore di legno o un ceramista rigorosamente all’opera, condizione distintiva  - questa - di Artigianato Vivo, fin dalla sua nascita.
“ È il 1980 - ci racconta Ivana Da Frè, segretaria della Pro Loco di Cison di Valmarino, che è l’ente organizzatore – quando un piccolo gruppo di artigiani locali decide di dar vita a un’iniziativa dedicata all’artigianato, al “fatto a mano”, che inizialmente rimane più delimitata al borgo poi cresce nel corso degli anni fino ad acquisire una sua importanza, conquistando – già a inizio anni 2000 – le dimensioni odierne di  rassegna di artigianato, con artisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, all’opera in ogni angolo del borgo, iniziativa coronata da molteplici altre forme di intrattenimento, tra spettacoli, concerti, incontri culturali con personaggi di spicco (Margherita Hack, Paolo Crepet...), teatro, intrattenimento per bimbi. Un’offerta ampia, dietro la quale c’è la scelta di non far pagare l’ingresso, preferendo piuttosto che le spese siano orientate all’acquisto dei manufatti o alle consumazioni presso i diversi chioschi enogastronomici”.

C’è un ingrediente preponderante in chi abita e vive Cison di Valmarino ed è un particolare amore per il proprio paese che si tramuta in impegno, di quelli seri. La messa a punto, fra gli altri eventi, di una simile rassegna che in 10 giorni arriva ad ospitare 300.000 persone provenienti da tutta Italia (c’è chi organizza le vacanze in questa zona in funzione di queste date e chi arriva appositamente dall’estero, tra espositori e visitatori) comporta che la macchina organizzativa rimanga accesa per un intero anno. Tradotto, e lo sottolineiamo accuratamente, qui c’è una Pro Loco che funziona, capace - com’è stata- di apportare nel corso del tempo migliorie, acquistando – quando lo ha ritenuto opportuno - anche stabili per farli rimanere un bene della comunità, e non consentire che si snaturasse questo borgo. E c’è un’amministrazione comunale collaborativa. Ma c’è pure una popolazione (tanti cisanesi anticipano o posticipano le proprie vacanze per dare il proprio contributo) che risponde e si attiva all’unisono attraverso le associazioni locali (in agosto la forza volontari raggiunge le 500 persone), perché nel corso della manifestazione ad un flusso così importante di visitatori venga garantita la possibilità di fare consumazioni.  Siamo ormai alle soglie della prossima edizione, la 43ma, che si terrà dal 5 al 15 agosto, e quel motore, rimasto sempre acceso, sta intensificando la sua potenza. Anche quest’anno lo sforzo non sarà piccolo, ma lavorare in maniera continuativa su un progetto significa avere il tempo di ponderare, razionalizzare. Parlando con Eleonora Gugel, che fa parte del gruppo di lavoro “selezione artisti”, ci togliamo qualche curiosità. “Sono tantissime - ci spiega - le domande che ci pervengono e noi le vagliamo una per una. Non rinunciamo però anche a fare ricerca e contattare artigiani noi stessi, sempre per mantenere alto il livello di originalità di quel che proponiamo. C’è pure una lista d’attesa e non nascondo che a volte soffriamo per non poter inserire quell’artista che ci ha colpito molto, perché magari non abbiamo più postazioni, che non sono poche: si aggirano sulle 180”. E perché, fra le tante cose da fare, non abbellire un borgo già accogliente con addobbi che si richiamino fra loro qua è là? A questo, che è espressione di cura, sta pensando Ilenia Zambet, un vulcano di idee, e chi con lei.

Cison di Valmarino: l’amore per il proprio paese fa grandi cose

Ivana, Eleonora, Ilenia sono solo tre delle facce di una realtà che esiste davvero e risplende di una luce propria, bellissima. Passeggiare fra i tesori, architettonici e artigianali, di Cison di Valmarino, in occcasione di Artigianato Vivo, solleva, porta in una “dimensione altra” dentro cui è molto piacevole stare.

Cison di Valmarino: l’amore per il proprio paese fa grandi cose

INFO
Gli orari di apertura di Artigianato Vivo – dal 5 al 15 agosto 2024

Nei giorni feriali dalle ore 17 alle ore 23
Nei giorni festivi dalle ore 10 alle ore 23

Ospitalità a Cison di Valmarino
Il panorama completo dell'ospitalità a Cison Di Valmarino, su richiesta della Pro Loco:
https://turismocisondivalmarino.it/attivita/categoria/cison/2

Chioschi di ristoro dentro la manifestazione:
- Case Marian
- Cortivo Coch
- Parco giochi
- Al Mazarol

Molto gettonata la giornata dello spiedo (la domenica), in cui vengono messi in campo girarrosto giganti, capaci di sfornare centinaia di porzioni per volta. C’è un rito che si ripete, per cui dal giorno precedente ci sono persone dedicate alla composizione dei maxi spiedini che all’indomani ruoteranno spettacolarmente come a formare pareti, nei grandi girarrosto. Una tradizione attesa anche questa.

Cosa acquistare
Qualcuno degli oggetti del miglior artigianato di qualità in circolazione