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a cura di
Luigi Franchi
Da Orgosolo ad Arbatax
31/01/2024 - Orgosolo - Nuoro
La Sardegna è la regione più complicata d’Italia. Non è un eufemismo e men che meno una critica ma, se non ci si va solo per il suo splendido mare, è importante capire prima gli aspetti culturali e antropologici di quest’isola.
Lo abbiamo capito in più di un’occasione durante un viaggio perlustrativo, in particolare quando siamo arrivati nel Supramonte barbaricino: un territorio diventato famoso per gli episodi di banditismo e sequestri ma che, invece, andrebbe visto meglio come territorio dove il sopruso è stata una costante della vita dei suoi abitanti che lo hanno combattuto con i pochi mezzi a disposizione.
Orgosolo
è l’esempio più evidente di questa storia e gli oltre 200 murales che animano il centro storico di questo borgo di circa 4.500 abitanti è un libro aperto per tutte le migliaia di persone che arrivano ormai da ogni parte del mondo per leggerlo sui muri del paese.
Orgosolo: Il Muralismo Italiano tra Storia, Tradizioni e Impegno Sociale
Si può dire, senza alcun dubbio, che la corrente artistica del muralismo italiano trova in Sardegna e in particolare a Orgosolo la sua massima espressione.
Quando è perché ad Orgosolo? Il quando ha una risposta certa; era il 1969 e un collettivo di artisti anarchici – Dioniso – dipinse il primo a cui seguirono, nel 1975, altri murales dipinti da Francesco del Casino, professore di educazione artistica originario di Siena, per celebrare il 30° anno della liberazione d'Italia dal nazi-fascismo.
Da quel momento ogni abitante mise a disposizione i muri delle proprie case, Orgosolo è diventata meta di artisti locali e internazionali che hanno raccontato la storia e le tradizioni barbaricine, la loro passione per i cavalli, le donne che prendono l’acqua alla fonte di Patteri, il famoso film di Vittorio De Seta – Banditi a Orgosolo – interpretato dai pastori della Barbagia, ma anche il dissenso dalle guerre, le rivoluzioni nel mondo, la forza del popolo barbaricino contro i soprusi dello Stato.
Arbatax: Tra Storia Araba e Paesaggi Incantevoli di Rocce Rosse
Si esce da Orgosolo sapendo molto di più di questa terra e delle cose del mondo mentre ci spostiamo ad Arbatax, la cittadina connotata dal porfido rosso che emerge dal mare.
Siamo sulla costa orientale della Sardegna, nell’Ogliastra conosciuta come la terra dei centenari. Arba ‘at ‘ashar è un’espressione araba che indicherebbe la quattordicesima torre, contando in senso antiorario da sud, quella di San Miguel, del XVI secolo, che spicca candida davanti al porto; da questa espressione pare derivi il nome Arbatax.
Ma sono le Rocce Rosse che caratterizzano questo luogo, rocce di porfido rossastro e diorite nera che emergono dal mare e creano un panorama indimenticabile.
Ci si può restare per ore a godere di questa visione ed è ciò che abbiamo fatto, al tramonto, incuriositi da una musica a tutto volume che non capivamo da dove provenisse.
Arte Effimera a Arbatax: Le Sculture di Pietra di Luciano
È stato quello il momento in cui i nostri sguardi si sono concentrati su quella che potrebbe essere definita un’installazione artistica contemporanea; cumuli di pietre di porfido rosso appoggiate le une sulle altre in un magico equilibrio, tante piccole torri di altezza variabile, fino a un metro che ti chiedi come facciano a stare in piedi.
“Non ci stanno molto, ma le ricreo ogni mattina diverse da prima”, sembra che ci abbia letto nel pensiero. Si chiama Luciano ed è l’autore e il custode di questa magia artistica.
“Vengo qui ogni giorno, perché da questa insenatura partiva sempre mio padre per andare a pescare. Metto la musica e costruisco queste sculture. Sono precarie, se ci si posa un gabbiano cadono a terra, se soffia un vento forte anche, e poi ci sono i ragazzini che si divertono a distruggerle ma io sono più determinato di loro a ricostruirle”, racconta Luciano.
Perché lo fa? “Per passare il tempo, in compagnia del ricordo di mio padre. Per fare felici le persone che apprezzano. Per rendere ancor più bello questo posto”.
Che meraviglia scoprire persone di cuore!
C’è tanto altro da scoprire ad Arbatax e a Tortolì, capoluogo del comune, tanto davvero ma bisogna venirci con la mente aperta!
Dove mangiare
Pranzo tipico con i pastori
a Orgosolo, all’aperto nei boschi, con i canti a Tenores
Sandalion Servizi Turistici – 08027 Orgosolo (NU)
Tel. +39 339 117 6775 –
www.supramonte.com
Chiosco di Ponente Oyster Bar
Via Riva di Ponente - 08048 Tortolì (OG)
Tel. +39 329 67 03 022 –
www.chioscodiponente.it
Qui si possono degustare, direttamente raccolte, le squisite ostriche di Tortolì, oltre alle altre specialità di pesce.
Dove dormire
B&B Turre
Via Toscana, 1 - 08027 Orgosolo (NU)
Tel. +39 0784 402347
Il Bed and Breakfast Turre è una struttura di nuova ristrutturazione e arredamento; sito nel centro di Orgosolo, a pochi passi dal corso Repubblica. In un ambiente molto confortevole e pulito, offre la possibilità anche di mezza pensione o pensione completa.
Hotel La Bitta – Bovis Hotels
Località Porto Frailis - 08041 Arbatax (OG)
Tel. +39 0782 667080 –
www.hotellabitta.it
Situato in una zona tranquilla, a pochi passi dal centro di Arbatax, l'Hotel La Bitta - Bovis Hotels offre strutture per il benessere, spiagge di sabbia bianca e acque trasparenti. Imperdibile la spettacolare vista sul mare e sulle scogliere della Sardegna, che potrete ammirare dai giardini, dal bar sulla terrazza e dal ristorante panoramico dell’hotel
Dove comprare
Cooperativa Pescatori Tortolì
Via Riva di Ponente, Località Peschiera San Giovanni - 08048 Tortolì (OG)
Tel. +39 0782/664415 –
www.pescatoritortoli.it
La bottarga è un alimento costituito dall’ovario del pesce, le cui uova vengono salate ed essiccate con procedimenti tradizionali. La loro bottarga di muggine è ricavata dal mugil cephalus, detto comunemente Cefalo.
La Casa del Pecorino
Corso Umberto, 54 · 08048 Tortolì (OG)
Tel. +39 0782 624120
Buonissimi formaggi e tante altre cose tradizionali. E tutto lo staff con Mauro in testa eccezionale.
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Tag:
Arbatax
Orgosolo
Sardegna
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