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Monopoli, 99 contrade, calette e mare perfetto
a cura di Luigi FranchiMonopoli, 99 contrade, calette e mare perfetto17/07/2024

Monopoli è una città bellissima, a cominciare dal porto dove, nel tardo pomeriggio, gettano l’ancora le barche, tutte dipinte di blu: “È il colore scelto per distinguere i pescatori di Monopoli dagli altri quando sono in mare aperto” mi racconta Angelo Raimondi, un amico che abita in questa località letteralmente strappata alla delinquenza e al contrabbando di sigarette che dominava in città fino agli anni Novanta del secolo scorso.

 

Ascoltarlo mentre parla di quel periodo passeggiando per i vicoli ordinati del centro storico produce un effetto estraniante, perché si fatica a credere che sia stato così.

 

Oggi i vicoli e le piazzette sono piene di bambini che giocano in libertà e di turisti che arrivano da ogni parte del mondo.

Abbazia Castello di Santo Stefano - foto Paolo FormicaAbbazia Castello di Santo Stefano - foto Paolo Formica

L’offerta di ospitalità è prevalentemente nei B&B che qui, a differenza di altri luoghi, sono mediamente ben organizzati, con arredi moderni, puliti, di buon gusto.

 

Il centro storico è un bazar a cielo aperto, con molti locali dove consumare un buon aperitivo e un’ottima cena a costi più che accettabili.

 

Nell’immediata periferia a farla da padrone sono numerosissime calette con spiagge libere, frequentate anche di sera da giovani che vogliono divertirsi a costo zero, con un bagno notturno, una birra e molte risate.

 

Al divertimento e alla buona tavola si unisce anche una discreta attività culturale dovuta essenzialmente al fatto che Monopoli ospita un conservatorio di musica dal 1971, intestato al compositore Nino Rota dove affluiscono anche molti giovani stranieri con Erasmus e che si integrano alla perfezione con la comunità.

Monopoli, 99 contrade, calette e mare perfetto
Monopoli, 99 contrade, calette e mare perfetto
Monopoli, 99 contrade, calette e mare perfetto

La città ospita anche PhEST – See Beyond the Sea, il rinomato festival internazionale di fotografia e arte, dal 30 agosto al 3 novembre 2024. Per questa occasione Monopoli si trasformerà ancora una volta in un vivace palcoscenico culturale, accogliendo artisti di fama mondiale e i più originali talenti creativi.

 

Resta il fatto che Monopoli è una città che deve tutto al mare, da secoli. Del resto ci sono ben 20 calette e 25 grotte inserite nel catasto della Regione Puglia relativo a Monopoli. 

 

È ancora vivissima la cultura marinara che si rivela soprattutto al calar della sera quando, al porto, giunge la flotta peschereccia. Tra grida e movimenti concitati, profumi e colori vari si anima un microcosmo che racchiude gli autentici valori di una tradizione mediterranea e levantina. Microcosmo composto anche dai turisti che si mischiano agli abitanti, creando relazioni che spesso si consolidano a tavola, di fronte a quei pesci appena pescati.

 

C’è un edificio che merita una particolare descrizione tra le tante chiese e palazzi storici che connotano la cittadina: l’abbazia castello di Santo Stefano, oggi di proprietà privata ma aperto al pubblico nel periodo turistico.

 

Una struttura fondata nel 1086 per volere del conte di Conversano Goffredo, questo edificio sorge su una piccola penisola protesa tra due insenature che formano due piccoli porti naturali, oggi conosciuti con i nomi di lidi Santo Stefano e Porto Ghiacciolo. 

 

In esso si trovano ancora le tracce della chiesa rupestre, vicinissima a quella romanica, a conferma delle origini comuni di tanti altri monumenti sia all'interno della città di Monopoli che nell'agro. 

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